📝 RACCONTI DI CACCIA
Testo scritti per i Ragazzi de "i giovani e la caccia" Ormai anni fa.
🦆" Decido di alzarmi anche se la sveglia non ha ancora suonato.
Ore 4.00 del mattino, per l’agitazione avrebbe potuto anche andar peggio, almeno qualche ora sono riuscita a dormire.
Non manca poi molto, inizio quindi a prepararmi.
Mentre rovisto distrattamente nell’armadio in cerca di un pile mimetico sento il suo sguardo vigile e mi volto, che abbia già capito dove stiamo andando?
Certo che ha già capito.
Infilo gli stivali in macchina e lei seduta acanto al bagagliaio aperto mi fissa, visibilmente eccitata all’idea di quello che succederà in mattinata. Le faccio un breve cenno con la testa e salta su, chiudo il bagagliaio e le do un ultimo sguardo, anche lei mi osserva.
Arrivate, ci avviamo verso il nostro solito posto, lei mi cammina accanto ed il pelo le si impregna della rugiada del mattino. L’erba è umida e la nebbia rende il paesaggio suggestivo, ho la sensazione che sia tutto fermo quasi incantato.
Mi siedo sotto ad un grande albero in riva al fiume, lei sempre al mio fianco, attenta e calma.
Non ho avuto tempo di far colazione e decido di mangiare quel panino che ho nello zaino, il mio cane sa che la crosta toccherà tutta a lei, è un nostro rito, un nostro momento e insieme aspettiamo. Le accarezzo la schiena, lo faccio senza nemmeno guardarla e so che l’ho fatto almeno un milione di volte prima di questa mattina.
Ci conosciamo noi due, sappiamo molto l’una dell’altra e apprezziamo il silenzio che ci regaliamo in mattine come questa.
Con i cani, con il tuo cane, le parole sono superflue in molte circostanze.
Non abbiamo bisogno di molto per essere felici, per sentirci in pace.
Ci bastano i nostri riti, la sicurezza dei nostri gesti, l’emozione di andare insieme a caccia. Il mio cane lo sa, aspetta con me, mi osserva mentre bevo del tea caldo dal mio termos, guarda insieme a me il mondo animarsi all’alba e non le serve altro. La vedo sollevare un orecchio e piegare la testa, le sento anche io, volano basse e veloci. Ma eccone una, io imbraccio velocemente e con il cuore in gola, ma nulla. non si sarebbe mai tirata indietro dal buttarsi in acqua, anche con queste temperature invernali, lo avrebbe fatto per riportare, perché questo ha dentro, per questo è nata se fosse stato necessario lo avrebbe fatto immediatamente, ma non è questo il caso e resta seduta fissando le increspature dell'acqua.
Il sole ormai è alto, sono passate le 10.30 e per oggi non ci saranno più occasioni. Guardo il mio cane , sorrido e penso “perdonami amica mia! Oggi ti sei fatta un giro a vuoto” ma a lei sembra non importare. Torniamo alla macchina e lei scodinzola, espressione soddisfatta, un cane appagato, mi cammina accanto con la sua solita calma, il pelo nero, lucido e umido scintilla sotto i raggi del sole.
Torniamo a casa io e lei, a mani vuote o forse no, io ho lei e lei ha me.
Insieme abbiamo il sapore quasi sacro, etereo, di mattine come questa e siamo fortunate perché viviamo in modo sincero l’antico sodalizio che unisce il cane all’uomo.
Sono una cacciatrice e lei è il mio cane, la mia compagna.
L'essenza di quello che siamo è questa."
#tenutabonicelli
#igiovanielacaccia ... See more